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20/12/2022“Lasciate ogni pregiudizio, voi che entrate”. Potrebbe cominciare così, con una parafrasi del celebre monito che compare nel canto terzo dell’Inferno, questo racconto sulla prima residenza artistica musicale integrata in Italia terminata pochi giorni fa a Guardistallo, un piccolo borgo medievale in provincia di Pisa. Il suo nome è “Haccade! Recording”.
Per una intera (e intensa) settimana, undici ragazzi dai 20 ai 30 anni con disabilità psichiche e con un’enorme passione per la musica, hanno lavorato gomito a gomito con alcuni affermati musicisti e produttori italiani con l’obiettivo di realizzare un Ep di tre tracce da mettere all’asta. Il ricavato della vendita servirà alla onlus Haccade! di Montecatini Val di Cecina, che si occupa del reinserimento di giovani diversamente abili, per promuovere altre iniziative simili.
Basata sulla compartecipazione attiva dei ragazzi e dei musicisti professionisti nella realizzazione di un prodotto artistico di qualità, questa residenza musicale integrata è nata da un’idea di Haccade! e si è sviluppata all’interno di uno dei luoghi simbolo di Guardistallo: l’ottocentesco Teatro Marchionneschi, dove da qualche anno l’ex tastierista e fondatore dei Litfiba, Antonio Aiazzi, ha dato vita alle RAM, le Residenze Artistiche Marchionneschi.
Moltissimo il materiale registrato nei sette giorni di “Haccade! Recording” da Flavio Ferri (Delta V), qui in veste di produttore, insieme con Aiazzi e con Samuel Pellegrini (Masu e Interiorama). Coordinati da Giulia Boniardi e da Matteo “Flipper” Marchetti, presidentessa ed educatore dell’associazione, e guidati da artisti noti della scena indie – ma non solo – italiana come il polistrumentista Gabriele “Rata” Biondi (Casino Royale, Ratlock) e il chitarrista Gianluca De Vito Franceschi (Elettrocumbia, Interiorama), i ragazzi, non tutti con esperienza, hanno suonato, rappato, cantato. Chi ha eseguito parti alla batteria, chi alla chitarra, chi al basso, al pianoforte, alla tromba. E poi i cori, il theremin e tante percussioni. «Prima abbiamo lavorato tutti insieme e poi abbiamo registrato le singole parti; ad un certo punto abbiamo detto loro: “avete il microfono libero, fate quello che volete”. Da quella libertà espressiva sono uscite cose pazzesche tanto che per ogni pezzo farò tre remix», spiega al telefono da Barcellona, dove da anni vive e lavora, il musicista e produttore milanese Flavio Ferri, conosciuto dal grande pubblico italiano per i successi firmati Delta V.
«È stato bellissimo lavorare con loro, fin dal primo giorno (l’ultimo è culminato con una jam session, nda): questi ragazzi dicono esattamente ciò che pensano, senza ipocrisie, non hanno sovrastrutture, pregiudizi, non stanno lì a menarsela come fanno certi musicisti che suonano solo per sentirsi fighi: loro lo fanno perché sentono la musica e perché suonando si divertono sul serio», prosegue. «Quando riesci a farti ascoltare dai musicisti – e per me loro lo sono -, quando capiscono che cosa sta succedendo, ecco che avviene la magia: con i ragazzi di Haccade! è accaduto proprio questo».
Nell’album è prevista la presenza di diversi ospiti di prestigio: tra questi, il rapper Frankie Hi Nrg Mc con la canzone “Disoccupato Rap”, un vecchio singolo dei Truzzi Broders al quale è stato cambiato un po’ il testo; Gianni Maroccolo (Litfiba, CSI, PGR etc.), dj Pandaj. «Siamo alla ricerca di altri ospiti e di partners: tra i nomi che piacciono ai ragazzi c’è Jovanotti, che stiamo cercando di intercettare, e so che qualche radio nazionale si è detta interessata a supportarci. Vedremo. Intanto sto mixando i primi due pezzi; oltre a quello di Frankie ritengo che anche le altre cose siano notevoli. Pensa che quando ho fatto ascoltare uno dei remix il commento è stato: “Suona di brutto sta roba!”».
“Haccade! Recording” è il secondo passo di un percorso di successo cominciato l’anno scorso con un laboratorio di musica interno al progetto “Turisti per Kaos”. «La residenza artistica musicale integrata è stata importante perché ha permesso di accogliere e far cooperare persone diverse con storie, competenze, provenienze, caratteristiche diverse», conclude Giulia Boniardi di Haccade!. L’originale esperienza verrà presto raccontata in un documentario dalla regista Sabrina Basilico.
Monica Zornetta (Avvenire – Agorà, 13 luglio 2023)