Nuova perquisizione della Gendarmeria dai Mapuche di Cushamen: persone legate e cavalli cerimoniali sequestrati (e portati via con un camioncino di Benetton)

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Non c’è pace per la comunità Mapuche Pu Lof en Resistencia a Cushamen1, nella provincia patagonica del Chubut. A sei mesi dalla tragica retata della Gendarmeria che ha portato alla morte del giovane tatuatore e attivista Santiago Maldonado, uomini delle forze di sicurezza nazionale hanno fatto irruzione nel piccolo territorio Mapuche recuperato dalla Estancia Leleque della famiglia Benetton, legato alcuni membri della comunità e requisito tutti i loro cavalli2, portati poi via con un camioncino di proprietà della Compaña Tierras del Sud Argentino dei ricchi imprenditori di Treviso3. A firmare l’ordine sarebbero stati il magistrato Graciela Rodriguez e il procuratore generale di Esquel Carlos Dìaz Mayer.

Ph. da Kaosenrlared.net

Secondo quanto rivelato dalla Red de Apoyo a las Comunidades en Conflicto, la nuova perquisizione sarebbe cominciata alle 6 del mattino di ieri, 2 febbraio, per concludersi tre ore dopo: come accaduto in altre occasioni, durante l‘operativo la strada di accesso è stata bloccata così da impedire a chiunque di allontanarsi. Una donna è rimasta ferita e ora si trova ricoverata all’ospedale di El Maitén.

«Denunciamo questa nuova aggressione a Pu Lof en Resistencia come illegale, poiché le forze di polizia hanno fatto quel che hanno voluto nel tempo in cui sono rimasti dentro, e non escludiamo che possano aver allestito qualche tipo di montatura per addossare la colpa sui membri della comunità», hanno dichiarato in un comunicato i Mapuche della Lof en Resistencia riferendosi probabilmente all’ultimo rapporto del ministro della Sicurezza nazionale Patricia Bullrich4 sulla Resistencia Ancestral Mapuche (Ram) che – come riporta l’Agencia Cadena del Sur – “include varie denunce apocrife di abigeato il cui unico obiettivo è portare avanti la teoria del nemico interno”. Esasperati dal clima da caccia alle streghe diffuso dal governo contro gli indigeni argentini, dalle tante accuse non confortate da prove, i membri della comunità di Cushamen hanno puntato il dito proprio contro Bullrich, ritenuta la responsabile numero 1 della campagna diffamatoria e senza scrupoli in atto contro il popolo della terra, in collaborazione con alcuni solerti organi di informazione. Un’altra comunità originariaLas Huaytekas, i cui membri, una ventina di famiglie circa, hanno cominciato nel 2009 il recupero di territori ancestrali nella provincia di Rio Negro http://www.gajat.org.ar/2016/08/comunidad-las-huaytekas-la-lucha-por-su-territorio/– è stata fatta oggetto, solo qualche giorno prima, di un nuovo odioso fatto: un furto misterioso avvenuto lo scorso mercoledì 31 gennaio nell’abitazione di Elisa Ose, docente Mapuche denunciata per aver partecipato a un blocco stradale il 10 gennaio 20174. Mercoledì alcuni ignoti sono entrati nella casa della donna e rubato computer, cellulari, una videocamera, dischi fissi, documenti, fotografie private, libri e altro materiale legato alla sua professione. «Non hanno alcuna prova contro di noi perchè non siamo terroristi», ha commentato. Questo non è l’unico fatto avvenuto nella comunità rionegrina. Il 17 gennaio qualcuno aveva incendiato la casa di una anziana e qualche giorno più tardi un altro incendio era stato appiccato in un luogo vicino. Anche secondo Ose ciò che sta accadendo «ha a che fare con la campagna di intimidazione, vessazione e persecuzione politica» in atto contro i popoli originari. «Sono stata denunciata per ostruzione della strada e per minacce contro l’autorità. Io mi considero una perseguitata politica come tanti altri lamien (fratelli) che combattiamo per la stessa causa: per il territorio e per la difesa dei nostri diritti» 5.

1Si trova a 90 chilometri da Esquel, capoluogo del dipartimento chubutense di Futaleufú e a 70 da El Bolsòn, nel dipartimento di Bariloche, provincia di Rio Negro.

2Secondo il racconto di Martiniano Jones Huala, riportato dall’Agencia Cadena del Sur, il furto di cavalli sarebbe direttamente legato a una cerimonia che la comunità dovrebbe cominciare tra un paio di settimane. «La giustizia e la gente della Compañia sanno bene che quei cavalli noi li usiamo nelle cerimonie», ha affermato.

3Anche nel corso dell’operativo del 1 agosto scorso 2017 a Cushamem la polizia provinciale del Chubut sarebbe entrata nella Lof con il supporto di veicoli di proprietà di Benetton.

4Anche lei figura nel report sul Ram del Comando unificado, cioè «nelle 180 famose pagine che ha scritto Bullrich con i suoi colleghi o sudditi: è una relazione molto grottesca», ha detto Elisa Ose in una intervista rilasciata ad Adriana Meyer, «poco professionale. Io sono docente e quando devo scrivere una relazione su un alunno la faccio in maniera molto più scientifica di quanto non abbiano fatto loro».

5 Nell’intervista rilascita ad Adriana Meyer e pubblicata da En estos dìas.

In copertina: Ph Gustavo Zaninelli