Ancora violenze contro i Mapuche e chi appoggia la loro lotta. Maicoño (Pu Lof en Resistencia): «Polizia usata dai ricchi possidenti per coprire i propri crimini»
18/03/2018Polizia e personale di Benetton entrano nella Pu Lof en Resistencia. Bruciato il posto di guardia in cui Maldonado è stato visto vivo per l’ultima volta
04/05/2018Considerata il «centro delle operazioni» – nonché la finanziatrice – della lotta «terrorista» Mapuche da diversi membri del governo argentino e dall’establishment press, Enlace Mapuche International, o Mapuche International Link, è l’organizzazione con sede nel Regno Unito che da anni supporta la lotta per la sopravvivenza dell’antica cultura Mapuche e difende i diritti dei suoi appartenenti (e del suo territorio) dalle violenze e dagli abusi delle istituzioni. L’anno scorso, dopo la scomparsa di Santiago Maldonado, il ministro della Sicurezza argentino Patricia Bullrich aveva per esempio ventilato un interesse specifico nella regione patagonica da parte dell’organizzazione di Lodge Street 6, a Bristol, assicurando inoltre di averne le prove. Le sue affermazioni si erano aggiunte a quelle di altri membri dell’esecutivo per i quali le comunità Mapuche impegnate nel recupero delle terre ancestrali e nella difesa dei loro diritti/cultura apparterrebbero al «gruppo terroristico» Resistencia Ancestral Mapuche, finanziato dal Mapuche International Link e collegato al Pkk, alle Farc all’Eta, all’Ira e chi più ne ha più ne metta1. Già nel 2010, comunque, un veterano della guerra nelle isole Malvinas/Falkland aveva definito senza mezzi termini lo Stato Mapuche una «manovra britannica per dividere la Patagonia»2. Sarebbero state tuttavia le affermazioni “giustificatorie” della violenza di Stato contro certi gruppi di Mapuche, pronunciate da un altro rappresentante del governo argentino, il vice presidente di origine italiana Gabriela Michetti3 , a dare la stura all’odio di gruppi nazionalisti, razzisti e neonazi argentini, buona parte dei quali con cognomi italiani e sbarcati nel Paese latinoamericano un secolo fa, i quali avrebbero fatto pervenire all’organizzazione una serie di insulti, di intimidazioni e anche una minaccia di morte diretta al suo segretario generale, Reynaldo Mariqueo4.
Ho chiesto proprio a Mariqueo, radici Walmapu, in Europa fin dal 1976 come rifugiato dopo il golpe del generale Augusto Pinochet, qualche notizia sull’organizzazione e sulle violazioni che il governo argentino e i potenti terratenientes stranieri – compreso Benetton, il rey de la Patagonia – stanno mettendo in atto nelle terre dei Mapuche e contro i loro rappresentanti.
1) Come e quando nato Mapuche International Link?
Mapuche International Link (MIL) è stato fondato a Bristol l’11 maggio 1996. E’ una organizzazione no profit, solidale con il popolo Mapuche, che trae la propria origine nel Comité Exterior Mapuche (CEM), organizzazione strettamente Mapuche nata a Londra nel gennaio 1978. Con il ritorno della democrazia in Argentina e in Cile, alcuni Mapuches avevano fatto ritorno nei loro luoghi d’origine mentre altri si erano allontanati dalle loro attività politiche nel Regno Unito e in altri Paesi europei. Differentemente dal CEM, che era composto esclusivamente da Mapuches, il MIL è costituito anche da volontari e da volontarie inglesi e di altre nazionalità che simpatizzano con la causa dei popoli indigeni in generale e con quella dei Mapuche in particolare.
2) In quale modo appoggiate la lotta dei Mapuche?
MIL è una organizzazione che, come detto, solidarizza con il popolo Mapuche; tuttavia, per il fatto di avere la propria base in Inghilterra, è stata oggetto di campagne ingiuriose e calunniose da parte di gruppi razzisti e neonazisti mascherati da nazionalisti i quali li accusano di essere secessionisti, di promuovere il terrorismo, di tenere un solido appoggio finanziario in Inghilterra e di voler ristabilire uno Stato Mapuche dentro lo Stato argentino; inoltre, di appoggiare la Resistencia Ancestral Mapuche, gruppo considerato terrorista dall’attuale governo argentino5. L’appoggio che offre MIL è di carattere informativo per mezzo di un sito web e delle sue reti sociali: insieme ad altre organizzazioni e comunità di Mapuche denuncia all’opinione pubblica internazionale la violazione dei diritti umani in atto contro il “popolo della terra”. Allo stesso tempo MIL collabora strettamente con la Comisión Mapuche de Derechos Humanos6, con Ong che, grazie al patrocinio di Auspice Stella7 (una organizzazione non governativa che detiene uno status speciale davanti all‘Onu), portano a conoscenza il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite8 a Ginevra, la Comisión Interamericana de Derechos Humanos9 a Washington D.C e altri organismi internazionali di quanto sta accadendo. MIL, inoltre, organizza manifestazioni pubbliche d’appoggio ai prigionieri politici Mapuche, come quella davanti all’Ambasciata cilena a Londra, lo scorso martedì 10 aprile, in appoggio al Machi10 Celestino Cordova11, dal 13 gennaio di quest anno in sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione arbitraria e il divieto di esercitare la libertà religiosa.
2) Quale è il motivo dell’accanimento in atto, da parte sia argentina che cilena, contro Facundo Jones Huala?
Mi sembra che la persecuzione politica del lonko (autorità spirituale Mapuche, nda) Facundo Jones Huala da parte delle autorità argentine e cilene e la stigmatizzazione nei confronti della comunità Mapuche “Pu Lof en Resistencia” abbia molto a che vedere con la rivendicazioni generali che essa ha sollevato. Lottare per la restituzione delle proprie terre ancestrali, rivendicare la propria antica cultura, la restaurazione dell’autonomia e la libertà di determinazione di cui il popolo Mapuche è creditore è qualcosa che viene nettamente rifiutato da certi gruppi di argentini che disconoscono la verità, ovvero che il popolo Mapuche è stato un popolo indipendente, libero e sovrano prima dell’occupazione del suo territorio da entrambi gli Stati nel 1885. Il Lonko viene condannato per il solo fatto di rivendicare la propria identità culturale nazionale quale appartenente ad un popolo millenario. A certi gruppi nazionalisti e a militari argentini crea notevole fastidio il fatto che i Mapuche si identifichino con il popolo da cui hanno origine, quello Mapuche appunto, e non, invece, come argentini o cileni. La posizione assunta da numerosi Lonkos risveglia le reazioni apertamente razziste e xenofobe di quei gruppi che li accusano di “antipatriottismo”. Ciononostante la posizione delle autorità Mapuche, così come quella di Jones Huala, si spiega in maniera molto semplice: i Mapuche non solo furono (e attualmente sono) una Nazione, ma diedero anche vita ad uno Stato in un’epoca precedente al 1810, anno della fondazione degli Stati argentini e cileni. Di fatto, nonostante il violento processo di assimilazione culturale, i Mapuche continuano a conservare una cultura propria, una lingua propria, una precisa cosmovisione e organizzazione politica. A tenerli uniti è l’eredità dei propri eroi ancestrali, la loro storia di resistenza contro l’invasore e, ciò che è più importante, gli ideali per i quali tanto hanno combattuto. E’ per questa ragione che i Mapuche hanno una profonda coscienza di appartenere ad uno stesso popolo: un popolo il cui territorio era delimitato da frontiere internazionali tutelate da accordi epocali ancora in vigore nell’ordinamento giuridico internazionale.
4) Con Macri presidente della Repubblica sono aumentate, nel Paese, le violenze contro i popoli originari e, contemporaneamente, si sono incrementati i benefici e i privilegi ai ricchi proprietari terrieri stranieri come l’italiano Benetton, l’inglese Lewis e altri. Che cosa si sente di dire a Benetton, che già anni fa era stato al centro di una controversia con i Mapuche originari della zona della Estancia Leleque (vedi la vicenda di Atilio Curiñanco e la moglie, Rosa Nahuelquir) e su cui aleggia il sospetto di essere coinvolto in qualche modo nella drammatica fine di Santiago Maldonado?
Il governo argentino sta vendendo il territorio ancestrale del popolo Mapuche sebbene questa terra sia protetta da trattati internazionali e, così come l’occupazione del suo territorio da parte argentina era illegale, così la sua vendita è illegale. Io credo che coloro che oggi si appropriano di questi territori in Patagonia, come Benetton o Lewis, lo sappiano. Allo stesso tempo nel luglio 2000 l’Argentina ha ratificato il Convenio 169 de la OIT sobre pueblos indígenas y tribales12 uno specifico accordo che sottolinea come per i progetti attuati nei loro territori, siano essi di infrastrutture o di sfruttamento delle risorse naturali, si debba considerare il diritto ad una consultazione preliminare, libera e informata delle comunità indigene interessate. Il governo argentino vìola costantemente queste norme legislative internazionali e la Comisión Mapuche de Derechos Humanos sta investigando sul grado di infrazione di questi diritti per comunicarlo poi ai pertinenti organi delle Nazioni Unite.
1 Secondo Ignacio Prafil, membro del Coordinamento del Parlamento Pueblo Mapuche Chewelche nel Rio Negro, la Ram sarebbe una invenzione dell‘Intelligence
2 http://www.malvinense.com.ar/snacional/10/1221.htm. Poi ripreso dal sito Metapedia, “enciclopedia electronica multilingue di estrema destra”: http://es.metapedia.org/wiki/Mapuches
3 «È una cosa normale che 60 o 70 persone, non si sa esattamente quante siano, compaiono quasi dal nulla e, con loro, una violenza che nel Sud prima non esisteva, reclamando terre che in precedenza non erano dei Mapuche […] Dobbiamo difendere i cittadini e dobbiamo cominciare a pensare una buona volta che è lo Stato che ha il monopolio delle Forze […] Gli atti che la Resistencia Ancestral Mapuche mette in atto assomigliano al terrorismo». L’intervista è avvenuta durante una trasmissione televisiva andata in onda a pochi giorni dall’assassinio, da parte della Prefectura Naval, del giovane Mapuche Rafael Nahuel, colpito alle spalle nel corso di un blitz seguito al recupero di un pezzo di terra a Villa Mascardi, Bariloche
4https://www.mapuche-nation.org/blog/mapuche-international-link-receives-death-threats-unfounded-terrorism-accusations-argentine-vice-president/
5 Come dichiarato in precedenza dallo stesso Mariqueo, «Credo che la Ram, se mai è esistita, oggi è infiltrata e diretta da agenti provocatori creati, oltre che dall’Intelligence, anche dalla polizia e dalle guardie private dei latifondisti, con la funzione di creare un clima di violenza adatto a giustificare la repressione del governo».
6 Mapuche Human Rights Commission – MHRC
7 http://www.auspicestella.org/en/index.html
8 United Nations Human Rights Council – UNHRC
9 Inter–American Commission on Human Rights – IACHR
10 In lingua Mapudungún identifica una persona che svolge funzione di autorità religiosa, di guaritrice con erbe, di consigliera e protettrice del popolo Mapuche attraverso il ruolo di raccordo tra il mondo terreno e quello soprannaturale
11 Trentuno anni, cileno, appartiene alla comunità “Chicahual Cordova” di Yuepeko, comune di Padre Las Casas, IX Regione dell’Araucanìa
12 Accordo 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui popoli indigeni e tribali