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Economia rigenerativa, lotta al climate change e impegno per la felicità nel mondo sono i tre pilastri su cui poggia Regeneration 20/30, l’evento promosso dalla neonata Regenerative Society Foundation in programma giovedì 15 e venerdì 16 ottobre all’auditorium Paganini, a Parma.

La Fondazione, presieduta da Andrea Illy, chairman di Illycaffè Spa e Presidente della Fondazione Ernesto Illy e da Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University, intende promuovere la trasformazione della società grazie all’economia rigenerativa (o circolare): un’economia, cioè, in grado di rigenerare sé stessa permettendo il rinnovamento degli ecosistemi e delle comunità con cui interagiscono.

Obiettivo della Regenerative Society Foundation – di cui fanno parte imprenditori come Davide Bollati della Davines, Maria Paola Chiesi di Chiesi Group, Oscar di Montigny della Banca Mediolanum e Flowe, Francesco Mutti della Mutti Spa; rappresentanti del sistema B Corp internazionale e diversi partner istituzionali quali, tra gli altri, il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, il Centre for Bhutan Studies di Thimpu, l’Accademia Pontifica delle Scienze Sociali, il Wellbeing Research Centre della Oxford University e il Parlamento Europeo – è il cambiamento dell’attuale modello economico e sociale e la costruzione, entro i prossimi dieci anni, di una società più sana,   più sostenibile, più felice. Secondo numerosi studi, infatti, non abbiamo più di dieci anni di tempo per uscire dalla crisi sistemica che affligge il pianeta ripercuotendosi drammaticamente sull’ambiente, sulla salute, sull’economia, sulla società, sulla politica: solo risolvendo le cause di questa complicata congiuntura è perciò possibile invertire la rotta, creando e promuovendo un modello che può, e deve, diventare il motore della crescita.

«L’obiettivo e insieme il metodo proposti dalla nuova Fondazione», spiega Jeffrey Sachs, «è quello di mettere insieme il settore privato con il mondo scientifico, i governi, la società civile, le Nazioni Unite, per elaborare e perseguire una strategia, un consenso e un cammino globali verso la rigenerazione e lo sviluppo sostenibile». Regeneration 20/30 prevede due giorni di workshops, seminari e meeting interattivi ai quali parteciperanno, in qualità di speakers, economisti, accademici e imprenditori di fama internazionale che hanno fatto della sostenibilità il loro cavallo di battaglia.

«Al mondo ci sono sette miliardi e mezzo di abitanti che vogliono nutrirsi ma non solo: vogliono mangiare bene, vogliono poter godere di temperature adatte in base alla stagione, vogliono vestirsi, viaggiare, fare esperienze diverse», afferma Francesco Mutti: «Tutto questo cozza contro il mantenimento della natura nel suo stato primordiale; per questo è necessario più che mai trovare dei punti di coesistenza, sapendo di essere noi i più forti nel breve termine ma che, nel medio lungo, lo è senza dubbio la natura. Solo rispettandola avremo ricchezza e salute. Per questo dobbiamo affrontare subito, e insieme, questa difficile sfida, passando dalle dichiarazioni di intenti al pragmatismo».

«Con questa alleanza da poco confluita nella Regenerative Society Foundation ci impegniamo nella lotta al cambiamento climatico e alla disuguaglianza sociale”, è il pensiero di Maria Paola Chiesi, “ma allo stesso tempo chiediamo alle istituzioni che ci governano un impegno dichiarato attraverso piani di azione concreti. L’obiettivo 2030 è chiaro: tutelare il nostro pianeta e perseguire la felicità delle persone. Non c’è più tempo da perdere».

Monica Zornetta