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Si chiama Velvet Media, è una società nata nel 2010 nelle terre di Giorgione a Castelfranco Veneto (Tv), ma da molti, a Nordest, è conosciuta semplicemente come la “Google italiana”. L’ambizioso soprannome le è stato affibbiato per diverse ragioni: un po’ per i servizi digitali di marketing e comunicazione che offre, un po’ per l’atmosfera decisamente informale che la caratterizza  – dove capita che i dipendenti, quasi tutti under 30, si spostino da un ufficio all’altro con gli skate – e un po’ per la velocità con cui è cresciuta, passando in soli due anni da 10 a 50 persone in organico, il 70% delle quali assunte a tempo indeterminato, sbarcando persino nel Southwest degli Stati Uniti. “E pensare che al principio, quando proponevamo alle aziende venete di ripensare le loro strategie di marketing in termini social, diversi titolari ci rispondevano che no, non erano interessati, che su Facebook ci andavano a chattare i figli, e via dicendo”, racconta con un sorriso il fondatore, Bassel Bakdounes, 37 anni, papà siriano di Damasco, mamma trevigiana e un curriculum con esperienze nel Product marketing per Ferrari e nel Trade Marketing con Philip Morris. “Dopo due anni alla company internazionale del tabacco, però, nel 2007 ho aperto la Next Marketing, una piccola ditta individuale che, come suggerisce il nome, si occupava di marketing”.

Creare la “Google tricolore” è stato il passo seguente, compiuto insieme al 38enne padovano Eddy Bizzotto, un esperto di vendite dai lunghi capelli a dreadlocks, divenuto Ceo di Velvet Media Italia. “Quando l’onda social si è trasformata in uno tsunami, le nostre competenze in materia digitale sono diventate richiestissime: ci siamo quindi specializzati nel marketing outsourcing, riuscendo a rivoluzionare il business delle carte fedeltà e delle carte club. Ispirandoci a Groupon e al massiccio ritorno dei coupon negli acquisti, abbiamo trasformato i visitatori dei siti aziendali in clienti: ciò ci ha permesso di acquisire clienti importanti come Mc Donalds e Porsche e di aprire una sede anche a Denver, in Colorado, in partnership con il manager Daniele Gatti, oggi Ceo di Velvet Media Usa. Prima dell’estate arriveremo anche a Londra e subito dopo ad Amsterdam”.

Nonostante la giovane età, i “velvetiani” hanno le idee chiare e sono pronti per un altro straordinario salto. “Stiamo cominciando a lavorare al marketing di un progetto innovativo, al momento chiamato “Elliot for Water”, nato nel 2014 da un geniale 24enne di Savona: Andrea Demichelis”, conclude Bakdounes. “Si tratta di un motore di ricerca che permette all’utente del web di fare una buona azione semplicemente navigando, come fa di solito. Cliccando i link sponsorizzati che appaiono durante le ricerche, e senza sborsare nemmeno un centesimo, può così contribuire a migliorare le condizioni di vita di moltissime persone nei Paesi in via di sviluppo, sostenendo iniziative umanitarie importanti come, in questo caso, portare l’acqua potabile nei poveri villaggi della Guinea Bissau”.

Monica Zornetta (Avvenire, 4 aprile 2017)